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16 marzo 1978, la strage di Via Fani e il rapimento di Aldo Moro
- 16 Marzo 2021
- Pubblicato da: Andrea Marini Sera
- Categoria: Notizie Senza categoria
“Ci separano quarantatré anni dal disumano assassinio in Roma, ad opera dei terroristi delle Brigate rosse, di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino. Difensori dello Stato di diritto, della libertà e della democrazia della Repubblica, pagarono con la vita il mandato loro affidato di proteggere Aldo Moro, statista insigne, presidente della Democrazia Cristiana, il cui calvario sarebbe durato sino al successivo 9 maggio quando il suo corpo venne fatto ritrovare in via Caetani”. È il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione del 43esimo anniversario del rapimento di Aldo Moro nell’agguato di via Fani a Roma, dove questa mattina si sono tenute le celebrazioni con la presenza della presidente del Senato Elisabetta Casellati. Nell’attacco morirono appunto i cinque uomini della scorta dell’esponente Dc che venne rapito e successivamente ucciso dai brigatisti.
Una data incancellabile
“Una data – prosegue Mattarella – quella del 16 marzo 1978, incancellabile nella coscienza del popolo italiano. Lo sprezzo per la vita delle persone, nel folle delirio brigatista, lo sgomento per un attacco che puntava a destabilizzare la vita democratica italiana, rimangono una ferita e un monito per la storia della nostra comunità. Sono vite strappate agli affetti familiari da una violenza sanguinaria, sono lacerazioni insanabili. Alle vittime va un pensiero commosso e ai familiari la solidarietà più intensa, che il trascorrere degli anni non ha mai indebolito”.