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Commemorazione del 77° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine
- 24 Marzo 2021
- Pubblicato da: Andrea Marini Sera
- Categoria: Notizie
Il 23 marzo 1944 i partigiani romani attaccarono il III battaglione nazista del Polizeiregiment “Bozen” in via Rasella. Morirono 33 soldati nazisti causando una brutale rappresaglia tedesca. Una sanguinosa strage pianificata dal comandante delle SS Kappler, responsabile dell’ordine pubblico a Roma. Furono per questo rastrellate 335 persone tra civili, ebrei, miltari italiani, prigionieri politici e semplici detenuti nelle carcere romane. Questi furono condotti il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine dove avvenne un massacro perpetrato dalle SS. Una strage a cui partecipò effettivamente anche lo stesso Kappler prendendo parte alle fucilazioni.
Tutto avvenne in un clima di segretezza ed incertezza per evitare vendette della popolazione. Anzi i nazisti per nascondere ogni prova dei loro crimini fecero saltare in aria gli accessi alle gallerie dove c’erano impilati i cadaveri dei morti. Alcuni salesiani che erano nella zona dove lavorano come guida alle vicine catacombe entrarono successivamente nelle Fosse scoprendo la terribile verità. Furono inseguito identificati solo 327 cadaveri mentre 8 restano tutt’ora ignoti. L’Eccidio delle Fosse Ardeatine è ricordato oggi da un mausoleo presente sul luogo della strage e dalle commemorazioni che si tengono ogni 24 marzo per non dimenticare ciò che è accaduto.