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30 aprile 1848 – Battaglia di Pastrengo
- 30 Aprile 2021
- Pubblicato da: Andrea Marini Sera
- Categoria: Notizie
Il 30 aprile 1848, un mese e sette giorni dopo l’inizio della Prima guerra d’indipendenza, i Carabinieri Reali furono protagonisti di un atto di valore che capovolse, in favore dell’esercito piemontese, le sorti della battaglia. Quella carica, ormai leggendaria, è una delle pagine gloriose scritte dall’Arma nei conflitti ai quali ha partecipato.
Il giorno della gloria fu il 30 aprile, un mese e sette giorni dopo la dichiarazione di guerra. Nella Storia militare del Piemonte (pubblicata a metà del XIX secolo) il generale Ferdinando Pinelli raccontò la fase culminante della battaglia di Pastrengo, con la travolgente carica dei Carabinieri che (preoccupati di mettere in salvo Carlo Alberto, che si trovava in una posizione pericolosa) dettero la spallata decisiva agli austriaci, costringendoli a ritirarsi. «In quel frattempo il re aveva versato in grandissimo pericolo, poiché, intollerante di indugio, avendo percorso le fanterie colla semplice sua scorta, tutto a un tratto un drappello di tirolesi posti in agguato dal Wohlgemuth per ritardar la marcia del nemico, fece una scarica a bruciapelo contro i manipoli di carabinieri che precedevano il re: sorpresi questi e non usi a combattere in stretta ordinanza, diedero repentinamente volta ai cavalli: e il re, vedutosi quasi a petto i tirolesi, arrestato senza scomporsi il destriero e tratta la spada, già stava per scagliarsi su di loro, rinnovando le valorose prove del Trocadero: senonché non fu tardo a gettarsi innanzi a lui il prode maggiore Sanfront coi squadroni di carabinieri della scorta, i quali vigorosamente caricando il nemico fecero ampia ammenda della debolezza di quei pochi loro compagni; in pari tempo una compagnia di cacciatori dell’8° gettavasi alla corsa e a baionetta spianata sul nemico, un battaglione del Piemonte saliva dalla sinistra del colle, e il maggiore La Marmora caricava alla rinfusa usseri e fanti nemici».
La gloria fu riconosciuta ufficialmente sessantuno anni più tardi, il 20 giugno 1909, quando la bandiera della Legione Allievi dell’Arma fu insignita della Medaglia d’argento al valor militare con la seguente motivazione: «Per la gloriosa carica che il 30 aprile 1848 su Pastrengo, con impeto irrefrenabile e rara intrepidezza, eseguirono i tre squadroni di guerra dei Carabinieri Reali decidendo le sorti della battaglia in favore dell’Esercito sardo». Nella proposta del conferimento, il Ministro della Guerra Paolo Spingardi osservava: «Ricostruire nell’assoluta verità storica quella splendida azione di guerra, che ben a diritto i Carabinieri ascrivono a loro fulgida gloria, e rivendicarne tutta l’importanza e l’efficienza nel successo della memorabile giornata, fu cura del Comando Generale dell’Arma; ed evocare oggi solennemente la memoria di quell’epico fatto che, consacrato negli aurei fasti militari e celebrato nella inspirata poesia nazionale, si tramanderà lungamente, è il compito che il referente si assume quale atto di doverosa e singolare onoranza all’Arma, cui religione sono il dovere e l’eroismo».