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Giornata internazionale dell’infermiere, in memoria della nascita di Florence Nightingale
- 12 Maggio 2021
- Pubblicato da: Andrea Marini Sera
- Categoria: Notizie
La giornata dedicata agli infermieri cade il 12 maggio, giorno della nascita di un’eroina britannica che molti considerano la prima infermiera moderna: ecco chi era Florence Nightingale
Oggi gli infermieri sono figure fondamentali all’interno di ospedali e centri sanitari, ma un tempo nemmeno troppo remoto la cura del malato era molto differente da quella odierna. Fu una donna inglese che nel XIX secolo rivoluzionò per sempre i metodi d’assistenza a feriti e sofferenti: Florence Nightingale, la prima infermiera moderna.
UN INIZIO…ITALIANO
Benché cresciuta e vissuta come suddita del regno britannico, Florence Nightingale nacque in Italia, a Firenze, dove i genitori stavano trascorrendo il viaggio di nozze. Il nome Florence infatti viene dal modo in cui gli anglosassoni chiamano il capoluogo toscano.
La famiglia di Florence faceva parte della ricca élite borghese inglese e suo padre, William Edward Nightingale (nato William Edward Shore), era uno dei primi studiosi di quella disciplina che sarebbe diventata l’epidemiologia, la scienza che studia distribuzione e frequenza delle malattie. Quindi la medicina era già un “affare di famiglia”.
CONTRO TUTTI
Profondamente religiosa, Florence, com’era uso a quel tempo, studiò in casa con precettori privati e spinta dalla passione per le materie scientifiche maturò presto la volontà di diventare un infermiera. Tale desiderio fu causa di aspri scontri con la madre Frances “Fanny” Smith, la quale avrebbe preferito che la figlia ricoprisse il tradizionale ruolo di moglie e madre.
La giovane però non si piegò mai alle pressioni della società e dopo aver rifiutato un vantaggioso matrimonio con un politico locale, Florence – supportata dal padre – divenne finalmente un’infermiera, che però all’epoca era una figura molto marginale, quasi relegata al compito di pulizia e distribuzione dei pasti i corsia.
Ai tempi poi, l’impero britannico aveva bisogno di molte infermiere da aggregare alle truppe sparse per il mondo per curare i feriti e quindi Florence cominciò una lunga serie di viaggi per operare all’interno degli ospedali da campo dell’esercito di Sua Maestà.
Mano mano che maturava esperienza, la carismatica donna divenne un punto di riferimento per le proprie colleghe (e non solo, visto che sposò anche la causa femminista) e tra il 1853 e il 1854 ricoprì la carica di sovrintendente all’Institute for the Care of Sick Gentlewomen di Londra.
LA SVOLTA IN CRIMEA
Nel 1953 scoppiò la Guerra di Crimea per arginare l’espansionismo russo e un anno più tardi Florence Nightingale decise di partire insieme ad altre 38 infermiere da lei formate per lavorare nell’ospedale militare di Scutari, un distretto della città di Istanbul, allora capitale dell’impero ottomano.
Florence aveva già avuto modo di verificare le pessime condizioni delle strutture sanitarie dell’epoca, spesso sporche, trascurate e poco attrezzate per il gran numero di malati e feriti che dovevano accogliere. Cominciò quindi cominciò ad adottare e nuovi metodi per recare conforto ai molti sofferenti del campo, applicando per la prima volta il metodo scientifico alla professione di infermiere, che in questo modo divenne una figura tutta nuova e decisamente di rilevo all’interno del sistema sanitario.
Dopo il suo intervento, dunque, l’ospedale venne ripulito e gli ambienti sanificati con sistemi di ventilazione adeguati per abbattere il rischio d’infezioni e fognature efficienti. Il risultato fu un drastico calo della mortalità all’interno della struttura e Florence Nightingale divenne The Lady with The Lamp, “la donna con la lampada” che quasi ogni notte camminava tra i letti dei malati con un lume per accertarsi delle loro condizioni.
Al suo ritorno in patria Florence vide riconosciuti i suoi grani meriti e fu insignita di numerose onorificenze.
Per molti anni continuò a impegnarsi per migliorare il sistema sanitario britannico, introducendo l’osservazione statistica dei dati riguardanti natalità, decessi e malattie in modo da poter monitorare lo sviluppo di possibili epidemie e tenere sotto controllo la salute pubblica.
Morì il 13 agosto 1910 e dal 1974 il suo compleanno viene omaggiato con la Giornata Internazionale dell’infermiere.