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Giornata mondiale contro la schiavitù infantile
- 16 Aprile 2021
- Pubblicato da: Andrea Marini Sera
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Il 16 aprile ricorre la Giornata mondiale contro la schiavitù infantile, in commemorazione di Iqbal Masih e di tutti i bambini che ancora oggi, come lui, soffrono la schiavitù o vengono venduti per diventare lavoratori o sposi bambini. Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro, mai un’arma di offesa. Gli unici strumenti che un bambino dovrebbe tenere in mano per lavoro sono penna e matita”. Questo il pensiero fondamentale di Iqbal Masih, simbolo della lotta contro il lavoro minorile.
Nato in Pakistan da una famiglia molto povera. A quattro anni già lavorava e a cinque, fu ceduto ad un fabbricante di tappeti e messo a lavorare nella sua fabbrica, dove i compagni di lavoro erano esclusivamente bambini. Ma Iqbal, raggiunti i dieci anni di età riesce a scappare. Di seguito ad un incontro conu un avvocato che si occupa di minori sfruttati, decide di impegnarsi per la libertà dei bambini schiavi. Denuncia le mafie tessili del Pakistan e le fabbriche dello sfruttamento e la sua voce inizia a essere ascoltata in varie parti del mondo da organizzazioni umanitarie, giornali, parlamenti e università.
Sotto la pressione internazionale il governo pakistano è costretto a chiudere tante fabbriche di tappeti e liberare i bambini sfruttati e Iqbal a quel punto, diventa un problema. Il 16 aprile 1995, a soli dodici anni, viene assassinato. La morte violenta di Iqbal ottiene di farne un simbolo potente nella lotta contro la schiavitù infantile, che a distanza di 25 anni dalla sua scomparsa segna il passo in molte regioni del mondo. Nonostante i passi avanti nella legislazione internazionale e nelle normative nazionali di molti Stati, si stima infatti che ancora oggi, nel 2020, oltre 150 milioni di bambini siano costretti a lavorare, oltre 70 milioni in condizioni pericolose e circa 9 milioni ridotti in schiavitù.
Sono dati inaccettabili, che tradiscono realtà di profondo sottosviluppo, di indigenza estrema delle famiglie, di necessità di integrare i redditi degli adulti con le misere paghe dei bambini, di mancato accesso ai circuiti legali di credito per cui si saldano i debiti vendendo i figli, di sistemi scolastici inaccessibili ed anche di pressioni di imprenditori e industrie per avere manodopera a bassissimo costo. Nell’anniversario della sua morte ricorre la Giornata mondiale contro la schiavitù infantile una piaga che coinvolge nel mondo più di 400 milioni di bambini soprattutto nei paesi più poveri”, ha concluso Dardano.